Ma voi lo sapete cosa si intende per RFID?
Sul nostro negozio online di sigilli di sicurezza potete trovare il alto la categoria “Prodotti Rfid”: ma voi lo sapete cosa si intende per RFID?
Per rispondere a questa domanda abbiamo deciso di riproporvi un episodio storico per cercare di spiegare in parole semplici questa tecnologia.
Un primo approccio alla tecnologia RFID (Radio frequency identification) si ebbe nel 1945 quando Léon Theremin inventò un dispositivo per spiare le radiotrasmissioni dei sovietici ritrasmettendo le onde radio su una sorta di diaframma. Questo strumento, pur essendo un dispositivo di ascolto segreto, può essere considerato in qualche modo un antenato dei moderni sistemi Rfid.
Esso, infatti, funzionava come gli attuali tag rfid passivi perché veniva sollecitato da onde provenienti dall’esterno.
Contemporaneamente, durante la Seconda Guerra Mondiale, gli alleati iniziarono ad utilizzare il sistema di radiofrequenza cosiddetto “Identification friend or foe” per scopi militari.
Essi, infatti, introdussero sui loro aerei dei dispositivi denominati “transponder” in grado di distinguere aerei nemici da quelli amici.
Tali dispositivi, alla ricezione di un certo segnale, rispondevano emettendo un segnale di risposta diverso, in modo da indentificare più facilmente il velivolo e ridurre così il rischio di abbattimento di aerei amici.
Nonostante ciò, possiamo dire che il primo vero prototipo di oggetto con tecnologia Rfid, fu brevettato nel 1973 da Mario Cardullo, il quale creò un dispositivo radio con tag passivo e dotato di memoria interna per la memorizzazione delle informazioni. Il tag rfid passivo di cui era dotato questo dispositivo veniva interrogato da un segnale e recepiva le informazioni scrivendole all’interno della propria memoria.
Questo dispositivo venne presentato all’autorità portuale di New York e utilizzato per scopi doganali, ma in breve tempo trovò impiego anche per i trasporti, sistemi bancari e sanitari.
La tecnologia RFID consente, infatti, non solo l’identificazione e la rilevazione degli oggetti sui quali vengono applicati sistemi rfid, ma anche la loro tracciabilità e localizzazione.
In breve, il lettore genera un campo magnetico che, al passaggio dell’oggetto, attiva il chip contenuto all’interno del tag passivo rfid. Il lettore è poi connesso ad un sistema informatico in grado di elaborare i dati rilevati e archiviarli all’interno di un database.
Ad oggi i tag rfid nfc e uhf si sono naturalmente evoluti per stare al passo con le moderne tecnologie e trovano applicazione in moltissimi oggetti di uso quotidiano: abbigliamento, sistemi di controllo accessi, pagamenti elettronici, trasporti e logistica, ecc…
Data l’importanza di questi prodotti, abbiamo quindi realizzato sigilli di sicurezza con tecnologia RFID, etichette adesive rfid, bracciali rfid e lettori uhf nfc. Contattateci per maggiori informazioni!